Mezzogiorno: un patto di sussidiarietà fra terzo settore e istituzioni per i “beni comuni”

Con il Sud

NAPOLI. 200 dirigenti regionali delle più importanti organizzazioni di terzo settore di sei regioni meridionali (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia) si incontrano a Napoli per il seminario conclusivo del progetto di Formazione dei Quadri del Terzo Settore meridionale (Fqts). Un progetto di formazione e aggiornamento delle competenze organizzative, gestionali e relazionali di manager e quadri dirigenziali del mondo del terzo settore, ma anche di soggetti sociali ed economici del territorio e delle istituzioni locali.

Al centro di questa seconda edizione il tema dei Beni Comuni del Mezzogiorno, da salvare, curare e riprodurre, come realtà intorno alla quali favorire processi di sviluppo e coesione sociale, in un’ottica di sussidiarietà e di partecipazione democratica tra le organizzazioni della società civile, i cittadini, il terzo settore e le istituzioni locali.

Durante la tre giorni, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (nella giornata di sabato 1°ottobre), saranno esposti i sei progetti di collaborazione partecipata sulla gestione dei Beni Comuni, realizzati da ciascuna regione.

Il progetto è promosso dal Forum del Terzo Settore, Consulta Nazionale del Volontariato, ConVol (Conferenza Permanente Presidenti Associazioni e Federazioni Nazionali di Volontariato) e CSVnet (Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato), con il sostegno della Fondazione con il Sud.

“E’sempre più cruciale -sostiene Andrea Olivero, portavoce del Forum del Terzo Settore- il ruolo del terzo settore nel dare risposte e servizi a bisogni di cittadini non soddisfatti dall’intervento pubblico (Stato-Regione-Enti locali) e dal mercato. L’incontro dei dirigenti del terzo settore ha una forte valenza sociale, ed è strategico a livello politico perché indica una strada per il cambiamento del Paese. Un cambiamento vero, che parte dal basso e dalla responsabilizzazione di tutti i soggetti coinvolti”.

“La formazione dei quadri delle organizzazione del terzo settore è una evidente necessità” dichiara Emma Cavallaro, presidente ConVol. “Per quel che riguarda il volontariato -aggiunge- la dimensione della gratuità organizzata resta, assolutamente, il contributo fondamentale che noi possiamo offrire al benessere delle comunità ed alla crescita di tutto il terzo settore, insieme con la capacità di guardare ai cambiamenti sociali sapendo innovare i nostri interventi, e la nostra governance e scegliere strategie che sappiano andare oltre l’immediato. La gratuità se è vera è un modo di intendere la vita e le relazioni sociali. E per questo essa rappresenta una forte e profetica provocazione per tutta la società”.

“E’ strategico che i Centri di Servizio per il Volontariato siano parte attiva di questo percorso” afferma Marco Granelli, presidente di CSVnet. “La formazione del volontariato è una delle funzioni istituzionali dei Csv, ed è importante che proprio loro, in particolare i Csv del meridione, abbiano colto questa iniziativa come un momento di confronto sulle proprie competenze per continuare ad essere al fianco delle associazioni e per favorire il loro sviluppo”.

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