Società «benefit», niente confini – #RassegnaStampa

Con la Legge di Stabilità arrivano le imprese che perseguono finalità di beneficio comune. Lo scrive Lorenzo Simonelli su Avvenire. A Cesena, l’esempio di migranti che si dedicano al volontariato e contribuiscono alla pulizia del paese.

Società «benefit», niente confini su Avvenire di Lorenzo Simonelli
Con la Legge di Stabilità 2016 il legislatore ha dettato la prima normativa sulle cosiddette “società benefit” che una decina d’anni fa hanno visto la luce nel inondo statunitense. Il comma 376 della Legge n. 208 del 28 dicembre 2015 le definisce come le società «che nell’esercizio di una attività economica, oltre allo scopo di dividerne gli utili, perseguono una o più finalità di beneficio comune e operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti e associazioni ed altri portatori di interesse» e il comma 377 precisa che la finalità “benefit” è perseguita «mediante una gestione volta al bilanciamento con l’interesse dei soci e con l’interesse di coloro sui quali l’attività sociale possa avere un impatto». […]

Profughi all’opera per pulire Cesena su Avvenire
L’adesione è stata ufficializzata nel corso di un incontro in Comune, alla presenza del sindaco Paolo Lucchi e dell’assessore ai Servizi per le persone Simona Benedetti. Gli undici ragazzi si affiancano agli altri 30 profughi richiedenti protezione internazionale, accolti a Cesena dal Comune, attraverso la collaborazione solidale di vari enti e associazioni di tendenze e culture diverse, come l’Azienda servizi alla persona Cesena Valle Savio, Arci solidarietà, San Vincenzo De Paoli, Fondazione Opera Don Dino e Cooperativa Cils, che da quasi un anno puliscono alcune fra le più importanti aree verdi. […]

Il coraggio che serve all’Europa sul Corriere della Sera di Angelo Panebianco
Un Schengen,che sancisce la libera circolazione delle persone, è figlia di un mondo diverso dall’attuale. L’accordo venne firmato da cinque Stati (i tre del Benelux, Francia,Germania) nel 1985. Via via, vi aderirono altri Paesi (l’Italia nel 1990). Divenne operativo, gradualmente, durante la nostra seconda Belle Époque: gli anni Novanta. Era un’epoca in cui l’ottimismo era giustificato: l’Europa era dinamica e in crescita, non c’erano minacce militari da parte di Stati o organizzazioni terroristiche transnazionali, i flussi migratori verso l’Europa erano minimi. […]

“E’ uno shock qui aumenta l’intolleranza” su Repubblica di Franca De Benedetti
«È la cosa più stupida che la Danimarca abbia fatto negli ultimi anni». Così Olav Hergel, giornalista e scrittore danese che nel romanzo L’immigrata (pubblicato da Iperborea in Italia)aveva già raccontato una Danimarca sempre meno accogliente, commenta il provvedimento approvato ieri dal Parlamento.

Perché Roma paga il conto più salato sulle frontiere su Messaggero
Winston Churchill diceva che gli americani hanno il difetto di lavarsi le parti intime in pubblico e quello, ancor più grave, di farne bere l’acqua agli alleati. Churchill era di madre newyorkese, amava gli Stati Uniti e si definiva metà americano e interamente inglese. Questo per dire che non c’era ostilità in questo giudizio severo.

@VolontariatOggi

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